Sintesi per chi deve scegliere subito
Se sei alla ricerca del materiale più adatto per la tua applicazione professionale, ecco un rapido confronto tra le 5 poliammidi caricate analizzate, basato su dati tecnici ottenuti da provini stampati a iniezione:
Materiale | Punto di Forza Chiave | Ideale per… |
---|---|---|
PA12 CF | Massima rigidità e tenacità | Strutture sottoposte a carichi statici e dinamici elevati |
PA12 GF | Buon compromesso rigidità/flessibilità | Componenti meccanici generici con esigenze di robustezza |
PA12 KF | Estrema elasticità e resistenza agli urti | Parti a scorrimento, ganci, clip, sistemi flessibili |
PA12 CKF | Bilanciamento proprietà | Applicazioni miste con richiesta di scorrevolezza e resistenza |
SP4CF15 | Alta resistenza termica e rigidità | Parti tecniche complesse stampate in 3D anche con stampanti desktop |
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Introduzione: Poliammidi Caricate e Stampa 3D Industriale
Le poliammidi (nylon) sono materiali tecnici ad alte prestazioni utilizzati in numerosi settori per la loro eccellente resistenza meccanica, stabilità chimica e buona processabilità. In particolare, la PA12 si distingue per la bassa igroscopicità e l’elevata stabilità dimensionale.
In ottica additiva, le poliammidi caricate con fibre (carbonio, vetro, aramide/kevlar) offrono prestazioni migliorate, rendendole perfette per la produzione di componenti strutturali, funzionali o soggetti ad ambienti ostili. In questo articolo analizziamo cinque materiali sulla base di dati di laboratorio ottenuti su provini stampati a iniezione, metodo che garantisce risultati stabili e confrontabili.
Cinque parametri
I parametri scelti per questa comparativa sono stati selezionati per fornire un quadro tecnico affidabile e orientato all’impiego pratico dei materiali in ambito industriale o professionale. Ognuno di essi rappresenta una caratteristica fondamentale del comportamento meccanico e termico delle poliammidi caricate:
- Resistenza agli urti (Charpy): consente di valutare il comportamento del materiale sotto sollecitazioni meccaniche discontinue, vibrazioni, urti accidentali o movimenti impulsivi. È un dato critico per componenti soggetti a impatti o installati in ambienti dinamici.
- Allungamento a rottura: misura la deformazione percentuale che un materiale può sopportare prima di rompersi. È indicatore della duttilità, ed è molto utile per valutare l’uso in elementi di sicurezza, finecorsa o supporti flessibili, dove l’assorbimento degli urti senza rottura è essenziale.
- Modulo elastico: indica la tenacità e la rigidità di un materiale, ovvero la sua capacità di resistere alla deformazione elastica sotto carico. È un parametro fondamentale nella progettazione di componenti strutturali, ingranaggi, supporti rigidi o giunti meccanici.
- HDT (Heat Deflection Temperature): rappresenta la temperatura alla quale il materiale inizia a deformarsi sotto carico. È indispensabile in ambienti dove sono presenti alte temperature o cicli termici costanti, come nel settore automotive, elettronico o meccanico.
- Densità: seppur le variazioni tra le poliammidi considerate siano contenute, il peso specifico diventa un parametro rilevante quando il progetto richiede leggerezza, come in applicazioni robotiche, aeronautiche o nel motorsport.
👉 Grazie a questi dati, in relazione alla destinazione d’uso del pezzo finale, l’utente può selezionare con precisione il materiale più idoneo, ottimizzando prestazioni, durata e lavorabilità.
1. Tenacità – Modulo Elastico
Il modulo elastico (MPa) misura la rigidità del materiale, cioè la sua resistenza alla deformazione elastica sotto sforzo. È fondamentale per strutture portanti e parti che devono mantenere forma e precisione sotto carico.
Metodo di prova: trazione ISO 527-1.
Classifica – da più rigido a più flessibile:
- PA12 CF – 8900 MPa
- SP4CF15 – 8500 MPa
- PA12 CKF – 4500 MPa
- PA12 GF – 2700 MPa
- PA12 KF – 1500 MPa
➡️ PA12 CF è la scelta per chi cerca massima rigidità strutturale. SP4CF15, sebbene non PA12, ha prestazioni comparabili ed è più semplice da stampare.

2. Resistenza a Trazione – Allungamento a Rottura
L’allungamento a rottura (%) rappresenta la capacità del materiale di deformarsi prima di rompersi. È indicativo della duttilità, utile per parti soggette a flessioni ripetute o carichi dinamici.
Metodo di prova: trazione ISO 527-1.
Classifica – da più duttile a meno duttile:
- PA12 KF – 25%
- PA12 GF – 10%
- PA12 CKF – 5,4%
- PA12 CF – 4,9%
- SP4CF15 – 4,2%
➡️ PA12 KF, grazie alla fibra aramidica (Kevlar®), è il materiale più elastico: perfetto per elementi flessibili, a scorrimento o soggetti a impatto ripetuto.

3. Resistenza agli Urti – Test Charpy
Il test Charpy misura la quantità di energia assorbita da un provino fino alla rottura, indicando la resistenza agli impatti.
Metodo di prova: Charpy con provino senza intaglio ISO 179-1eU.
Classifica – da più resistente a meno resistente:
- PA12 KF – 65 kJ/m²
- PA12 CF / GF / SP4CF15 – 60 kJ/m²
- PA12 CKF – 35 kJ/m²
➡️ Ancora una volta, la fibra aramidica (Kevlar®) si dimostra vincente per componenti esposti a urti frequenti o vibrazioni.

4. Resistenza Termica – HDT a 0,45 MPa
La Heat Deflection Temperature (HDT) è la temperatura alla quale un materiale inizia a deformarsi sotto un carico continuo. È critica per ambienti industriali, automotive e applicazioni elettriche.
Metodo di prova: ISO 75, carico 0,45 MPa.
Classifica – da più resistente a meno resistente:
- SP4CF15 – 179 °C
- PA12 CF – 163 °C
- PA12 GF – 161 °C
- PA12 CKF – 135 °C
- PA12 KF – 115 °C
➡️ Lo SP4CF15 è l’unico materiale che unisce elevata resistenza termica e stampabilità desktop, rappresentando una soluzione eccellente per prototipi funzionali e pre-serie industriali.

5. Densità – Impatto su peso e progettazione
La densità indica la massa del materiale per unità di volume (g/cm³) ed è determinante in contesti dove il peso deve essere ridotto, come in ambito aerospaziale, racing o nella robotica.
Metodo di prova: misurazione gravimetrica su campione normalizzato.
Classifica – da più leggero a più pesante:
- PA12 KF – 1,02 g/cm³
- PA12 CKF – 1,07 g/cm³
- PA12 CF / GF – 1,08 g/cm³
- SP4CF15 – 1,19 g/cm³
➡️ Il PA12 KF è la scelta ideale quando il peso è un fattore critico.

Quando Usare Quale Materiale
✔️ PA12 CF (Carbonio)
- ✅ Massima rigidità
- ✅ Elevata resistenza termica
- ❌ Poco elastico
Ideale per: telai rigidi, parti strutturali, componenti meccanici di precisione.
✔️ PA12 GF (Fibra di vetro)
- ✅ Rigidità accettabile
- ✅ Migliore allungamento rispetto al CF
Ideale per: componenti generici, scocche, supporti resistenti.
✔️ PA12 KF (Kevlar®)
- ✅ Estrema elasticità e resistenza all’urto
- ✅ Proprietà autolubrificanti
Ideale per: parti mobili, ingranaggi, guide di scorrimento.
✔️ PA12 CKF (Carbonio + Aramide/Kevlar)
- ✅ Bilanciamento tra rigidità e resistenza dinamica
- ❌ Sensibile agli urti
Ideale per: applicazioni tecniche intermedie, leve, giunti.
✔️ SP4CF15 (Carbonio medio, mix PA)
- ✅ Stampabile con stampanti consumer
- ✅ Rigidità e resistenza termica elevatissime
Ideale per: prototipi tecnici avanzati, serie funzionali, ambienti critici.
Conclusione
La scelta del materiale corretto incide direttamente sulla funzionalità, durata e affidabilità del componente finale. In base ai dati analizzati, ogni poliammide caricata trova la sua perfetta collocazione in ambito industriale, meccanico, elettronico o sportivo.
Un punto particolarmente rilevante è rappresentato dal materiale SP4CF15: pur non essendo un PA12, offre proprietà termiche e meccaniche praticamente sovrapponibili al PA12 CF, ma con un enorme vantaggio: è estremamente facile da stampare anche su stampanti 3D desktop, con la stessa semplicità di un PLA tecnico.
Questa caratteristica lo rende una soluzione straordinaria per aziende, progettisti o maker avanzati che desiderano realizzare prototipi funzionali o parti definitive in autonomia, senza investimenti in attrezzature professionali complesse.
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